Emicrania: quando bisogna chiamare i soccorsi
L’emicrania è una tipologia di mal di testa che provoca molto dolore e può arrivare a durare per ore, se non giorni. Si tratta di un disturbo comune che colpisce sia uomini che donne, con incidenza maggiore sul gentil sesso. Per molto tempo si è creduto che il fenomeno derivasse dalla costrizione/ dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali, ma oggi la scienza ricerca le cause nella genetica.
Non esiste cura definitiva all’emicrania, ma è possibile tenerla a bada con farmaci specifici e uno stile di vita appropriato.
Fattori scatenanti e sintomatologia dell’emicrania
I fattori scatenanti l’emicrania sono numerosi, tra questi vi sono:
• Stress: non solo, anche ansia, eccitazione, tensione o uno shock possono provocare il fenomeno;
• Inalazione di odori e profumi forti;
• Esposizione a suoni e rumori assordanti;
• Esposizione a luci intense e lampeggianti;
• Variazioni degli ormoni femminili: non a caso, le donne soffrono di emicrania soprattutto in fase premestruale e durante il ciclo stesso;
• Cambiamenti climatici;
• Intenso esercizio fisico;
• Ricordo a determinati farmaci, come la pillola anticoncezionale;
• Sonno insufficiente o eccessivo, jet lag;
• Abuso di sostanza stupefacenti;
• Disidratazione;
• Fame: il digiuno può essere causa di emicrania;
• Bruxismo;
• Abuso d’alcol, caffeina e cioccolato.
I sintomi del fenomeno sono:
• mal di testa pulsante;
• nausea con o senza vomito;
• sensibilità a rumori e luce;
• dolore addominale;
• diarrea;
• sudorazione;
• difficoltà di concentrazione.
L’emicrania può presentarsi con una certa frequenza e debilitare le azioni quotidiane del soggetto che ne soffre, quindi è sempre consigliabile consultare il proprio medico curante.
Come si può curare l’emicrania?
Date le cause elencate in precedenza, è possibile debellare l’emicrania o prevenirla abbracciando uno stile di vita sano, evitando l’abuso di alcolici ed alimenti dannosi e dormendo il giusto numero di ore a notte.
Nel caso in cui le azioni preventive non dovessero bastare, è possibile ricorrere a rimedi farmaceutici quali:
• antinfiammatori non steroidei (FANS): tra questi menzioniamo ibuprofene, paracetamolo e aspirina;
• cortisonici: una singola iniezione endovena può ridurre significativamente il dolore;
• antinausea: spesso l’emicrania è accostata alla nausea e medicinali come il Plasil possono placare il fenomeno.
Nonostante siano venduti numerosi rimedi da banco in farmacia, è importante evitare l’automedicazione e consultare il proprio medico curante per trovare insieme una terapia efficace.
Ad ogni modo, se si presenta uno o più dei seguenti sintomi, è importante chiamare tempestivamente il 118:
• mal di testa accompagnato da torcicollo, febbre, confusione e convulsioni;
• improvviso e grave mal di testa mai sperimentato prima di allora;
• disturbi della parola;
• paralisi o debolezza di uno o di tutte e due le braccia e/o di un solo lato del viso.