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Sintomi e cause delle emorroidi: come curarle

Le emorroidi sono 3 vene poste all’interno dell’ano. La loro funzione è quella di contenere le feci evitandone l’uscita involontaria. La loro espansione o restringimento dipende, quindi, dall’afflusso ed il deflusso del sangue. Si soffre di emorroidi quando la zona anale viene stressata, (magari con sforzi eccessivi durante la defecazione) a tal punto da provocare la fuoriuscita di tali vene. Quando questo accade, vi è una perdita di sangue della quale ci si accorge sotto forma di striatura nelle feci o sulla carta igienica.

Vi sono 4 stadi secondo i quali le emorroidi possono manifestarsi:

• Stadio 1: vi è sanguinamento, ma le vene restano all’interno del retto;

• Stadio 2: le emorroidi fuoriescono dall’ano, ma solo al momento della defecazione perché poi rientrano subito e spontaneamente;

• Stadio 3: le emorroidi cedono e prolassano verso l’esterno e si necessita di un intervento manuale per rimetterle al proprio posto;

• Stadio 4: è lo stadio più doloroso dato che il prolasso può rientrare solo attraverso intervento chirurgico. A questo punto neanche un intervento manuale è più sufficiente.

Cosa scatena le emorroidi e quali sintomi portano

Le emorroidi si manifestano per diversi motivi, primo fra tutti c’è la stipsi. Lo sforzo frequente e prolungato all’atto della defecazione, infatti, conduce al progressivo prolasso delle vene. Al contrario, anche la diarrea può essere causa di un rigonfiamento dei vasi sanguigni anali, visto che irrita la mucosa. Tra le altre cause di emorroidi vi sono:

• Sedentarietà o tendenza a stare troppo tempo seduti, cosa che favorisce il ristagno venoso della zona anale;

• Abitudini errate come stare troppo tempo sul wc o rimandare l’atto della deiezione anche quando se ne sente lo stimolo;

• Praticare sport come body building, motociclismo, equitazione e ciclismo;

• Sbalzi ormonali, specie nelle donne, causati da gravidanze e ciclo mestruale.

I sintomi delle emorroidi sono:

• Bruciore e prurito anale;

• Gonfiore intorno la zona interessata;

• Dolore durante la defecazione accompagnato da sanguinamento;

• Sensazione di pesantezza intorno all’ano;

• Sanguinamento senza dolore durante l’espulsione delle feci.

Far rientrare le emorroidi: ecco come

Per far rientrare le emorroidi è possibile ricorrere a:

• Lassativi di volume, come lo psyllium, che favoriscono il regolare transito intestinale;

• Pomate lenitive ed antiemorroidali da applicare sulla zona infiammata e rigonfia;

• Flavonoidi, che hanno il potere di lenire il dolore e diminuire il sanguinamento nel caso in cui le emorroidi si trovino in stadi già avanzati.

Per prevenire è importante, prima di tutto, debellare la stipsi bevendo almeno 2 litri d’acqua al giorno, adottando una dieta ricca di fibre e svolgendo attività fisica. Tutti questi accorgimenti attivano il regolare transito intestinale, così che gli sforzi durante l’evacuazione possano essere del tutto evitati.