Spedizioni garantite in 24/48h e gratuite per ordini a partire da € 69,90

Per assistenza: 347 - 763 27 38
Lun - ven: 9:00/13:00 16:00/18:00

Come sconfiggere i sintomi del jet lag: consigli pratici

Il jet lag è un insieme di malesseri che si manifestano con l’attraversamento di più fusi orari (solitamente dai 2 in poi). Questa patologia è anche conosciuta come disritmia, discronia o disincronosi circadiana e interessa tutti coloro che, per lavoro o per piacere, viaggiano spesso in aereo. In parole povere, il jet lag è l’alterazione dell’orologio biologico. Quest’ultimo regola i ritmi di veglia e sonno, ma non solo: esso governa anche funzioni come digestione, produzione di urina, temperatura corporea, abitudini intestinali, appetito e pressione sanguigna.

Subire il jet lag, quindi, significa riprogrammare i propri ritmi secondo l’ora vigente del luogo in cui ci si trova. Tale sincronizzazione, infatti, si basa sulle ore di luce e di buio di un’intera giornata e sui normali ritmi della quotidianità. Questa ‘revisione’ dei bioritmi porta diversi fastidi che scompaiono un po’ alla volta. I più comuni sono problemi intestinali, affaticamento e alterazioni del sonno.

Cosa porta un soggetto a soffrire di jet lag?

L’orologio biologico è governato da una moltitudine di fattori. Ciò che conta per l’organismo non sono solo le ore di luce e buio in una giornata, ma anche la temperatura, l’assunzione di farmaci, i pasti, le interazioni sociali e l’esercizio fisico. Il corpo ha la capacità di adattarsi a ritmi diversi (ad esempio lavori notturni, etc.), ma quando si attraversano molti fusi orari dopo è difficile regolare l’orologio interno con quello della località in cui ci si trova. Vi sono, poi, alcune condizioni che possono aggravare il jet lag, come:

• avere più di 60 anni: il disturbo colpisce a tutte le età, ma gli anziani e soffrono maggiormente;

• la pressione della cabina aerea: quest’ultima può accentuare i sintomi della discronia, anche senza che ci sia un reale fuso orario;

• viaggiare verso est: pare che il corpo si adatti meglio a un giorno che si allunga anziché ad uno che si accorcia;

• crescente numero di fusi orari: più se ne attraversano, più se ne risente.

I sintomi del jet lag sono:

• ansia;

• irritabilità;

• confusione;

• problemi intestinali;

• disturbi del sonno;

• affaticamento;

• dolore muscolare;

• mal di testa;

• sintomi mestruali;

• sudorazione;

• sensazione generale di malessere;

• problemi digestivi;

• difficoltà di concentrazione.

Ad accentuare questi malesseri vi sono disidratazione, stress, carenza di sonno e consumo di alcol e caffeina durante il volo. Per riprendersi dal jet lag, comunque, ci vogliano tanti giorni quanti sono i fusi orari attraversati.

Arginare i sintomi del jet lag: ecco come

Il jet lag tende a scomparire da solo ma, nel caso in cui i sintomi non scompaiano subito, il medico può prescrivere la fototerapia o una cura farmacologica. Lo scopo di tali terapie è quello di riallineare i ritmi circadiani il prima possibile.

L’esposizione alla luce solare è il modo migliore per ripristinare l’orologio biologico ed è, quindi, consigliabile stare al sole il più possibile. Coloro che viaggiano per motivi di lavoro e non hanno il tempo di esporsi a luce naturale, andranno bene anche lampade artificiali. Anche l’assunzione di melatonina è di grande aiuto. Tale sostanza è prodotta dall’organismo per favorire il sonno e viene sintetizzata nelle ore di buio. È la soluzione migliore per regolare i ritmi veglia-sonno, anche se potrebbero presentarsi effetti collaterali come vertigini, mal di testa, sonnolenza diurna e perdita di appetito. Bisogna ricordare, dunque, che è importante interpellare il medico di fiducia per sapere se è il caso o meno di servirsi di integratori a base di questa sostanza.