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Otite virale o batterica? Come curarle efficacemente

L’otite, comunemente nota come mal d’orecchio, è una infiammazione del canale uditivo che può avere sia natura virale che batterica e che, in base al grado di dolore, può essere distinta in acuta o cronica. Si parla di otite acuta quando il dolore arriva in modo intenso ma sparisce velocemente; quando il dolore dura a lungo, invece, si fa riferimento all’otite cronica che deve essere curata sotto controllo medico. I sintomi che generalmente accompagnano tale disturbo sono vertigini, nausea e perdita d’equilibrio.

Otite interna, esterna, media e barotraumatica: conosciamole tutte

Vi sono ben 4 forme di otite e, nonostante non abbiano la medesima origine, i sintomi sono simili. Le cure, comunque, devono essere diverse per ogni tipologia di trauma.

L’otite si classifica in interna, esterna, media e barotraumatica:

• Otite interna: si chiama anche labirintite ed il motivo è che gli agenti patogeni attaccano il labirinto dell’orecchio insieme agli organi dell’ascolto e a quelli del senso dell’equilibrio. I primi sintomi, quindi, sono nausea, vertigini, mal di stomaco e perdita di equilibrio. Tale malattia deriva da disturbi come meningiti, forte stress e allergie;

• Otite esterna: si dice esterna, ma può intaccare anche l’interno dell’orecchio se non è presa in tempo. In questo caso a causare dolore sono virus e batteri che proliferano e agiscono dove vi è un canale uditivo secco, accumulo di cerume e umidità. Tale patologia può portare pustole e prurito, ed è per questo che il primo sintomo è proprio prurito all’orecchio. Coloro che vengono maggiormente colpiti sono soggetti con sistema immunitario compromesso, diabetici e bambini;

• Otite media: è la forma di otite più comune, specie nei bambini. Nasce da raffreddori e influenze e danneggia il canale che collega l’interno dell’orecchio e la membrana del timpano. Germi e batteri vi arrivano attraversando le Trombe di Eustachio che sono collegate alle vie respiratorie infette. I sintomi di questa tipologia di mal d’orecchio sono febbre, mal di gola, raffreddore e tosse. Tale disturbo non va preso sottogamba in quando potrebbe portare alla perforazione del timpano;

• Otite barotraumatica: il fenomeno si rivela in seguito ad una immersione svolta male o a un viaggio aereo. Tale otalgia deriva da una veloce compressione e decompressione atmosferica e porta con sé fastidi che possono prolungarsi per giorni. Tra i sintomi più comuni ci sono acufene, dolore all’orecchio, vertigini, nausee e perdita di equilibrio.

Paracetamolo e antibiotici per combattere l’otite

L’otite può avere origine virale, batterica o influenzale ed è per questo che il medico curante assegnerà ad ogni forma del disturbo un rimedio specifico. Un’otite batterica, infatti, sarà curata con gli antibiotici, se parliamo di una forma influenzale basterà del paracetamolo. Il dolore può anche essere placato da rimedi momentanei come delle gocce che fungono da anestetico locale.

L’otite, comunque, può essere prevenuta. Come?

• Asciugare a fondo e con cura le orecchie per evitare l’umidità;

• Non usare bastoncini di cotone che spingono il cerume in fondo al canale uditivo favorendo la formazione di tappi;

• Applicare settimanalmente delle gocce emollienti per ammorbidire le secrezioni dell’orecchio.