Attacchi di sonno durante il giorno

Attacchi di sonno durante il giorno
Quando parliamo di attacchi di sono ci riferiamo a quegli episodi caratterizzati da una eccessiva sonnolenza, in genere di breve durata (10-20 minuti) e in alcuni casi ricorrenti anche su base quotidiana, che possono presentarsi senza troppi sintomi e in maniera improvvisa.
Sicuramente sono più soliti presentarsi in situazioni di monotonia o dopo aver mangiato, anche se possono palesarsi anche come dei veri e propri colpi di sonno improvvisi.
Solitamente, gli individui narcolettici che riescono a regalarsi brevi pisolini, ne traggono grande beneficio e, quando ben consci della loro situazione, adottano comportamenti preventivi per cercare di limitare il disturbo.
Si possono presentare torpore e una riduzione del livello di coscienza, tipici degli attimi subito precedenti al sonno, causando, a volte, irritabilità, mancanza di attenzione, sensazione di pesantezza delle palpebre e sbadigli.
Le cause
Gli attacchi di sono durante il giorno sono probabilmente conseguenza di un riposo poco efficace o disturbato.
La ricerca medica effettua continumante ricerche sui disturbi del sonno, sempre più diffusi tra persone di ogni età, dividendoli in due tipi:
- Dissonnie: conseguenti ad alterazioni del ritmo, della quantità e della qualità del sonno. Tra di esse troviamo: l’insonnia, le apnee notturne, le ipersonnie (narcolessia);
- Parasonnie: caratterizzati dal manifestarsi di eventi indesiderati durante il sonno o nella fase tra la veglia e il sonno. Afferiscono a questa categoria: il sonnambulismo, il sonniloquio, il disturbo da incubi, disturbo da terrore, l’enuresi, il bruxismo, la sindrome delle gambe senza riposo.
Le buone abitudini
In sostanza, per evitare questi attacchi di sonno dobbiamo riposare bene: si parte dal presupposto che i ritmi circadiani del corpo sono regolati da fattori esterni e interni.
Per quel che concerne quelli esterni, per curare i disturbi del sonno, è necessario regolare:
- l'assunzione di bevande alcoliche, che alterano i ritmi sonno-veglia e possono ridurre la qualità del sonno;
- la dieta, optando per alimenti leggeri (soprattutto a cena);
- l’assunzione di caffè, tè e bevande energetiche;
- l’assunzione di cioccolato.
Con i fattori interni ci riferiamo a quelle piante officinali i cui principi aiutano a stimolare il processo di rilassamento del sistema nervoso, di quello muscolare e di quello circolatorio. Le più efficaci sono:
- Melissa, utile contro l’ansia e rilassante per i muscoli.
- Biancospino e Tiglio, con azione spasmolitica e sedativa.
- Escolzia, fa diminuire il tempo necessario per addormentarsi e migliora la qualità del sonno.
- Luppolo, esplica un effetto calmante sul sistema nervoso.
- Passiflora, sedativa e ansiolitica.
- Valeriana, benefica per l’insonnia precoce.
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